Braccio di Perseo

Schema della Via Lattea conosciuta; il Braccio di Perseo è indicato in verde acqua.

Il Braccio di Perseo è il braccio più grande conosciuto all'interno della Via Lattea[1].

Caratteristiche

Si origina in direzione della costellazione del Sagittario, proseguendo in direzione del Regolo: in questo tratto più interno, è anche conosciuto col nome di "Braccio dei 3 Kiloparsec", in relazione alla sua distanza dal bulge galattico. Esce dal "cono d'ombra" del nucleo in direzione dell'Aquila, e si snoda tra il Braccio del Sagittario e quello del Cigno, proseguendo da qui fino alle costellazioni di Cigno, Perseo e Poppa. Il punto in cui questo braccio si avvicina di più al nostro Sole si trova in direzione di Perseo, da cui deriva quindi il nome proprio del braccio.
Il suo raggio è di circa 10.700 parsec, equivalente a quasi 35.000 anni-luce[2].
Secondo alcune teorie ancora da confermare, il Braccio di Orione, che include il nostro Sistema solare, sarebbe una ramificazione del Braccio di Perseo.

Oggetti

Il Braccio di Perseo contiene un gran numero di oggetti celesti ben visibili dalla Terra, tra i quali molti furono pure osservati dal Messier.

  • M1, la Nebulosa Granchio;
  • M36, un ammasso aperto;
  • M37, un ammasso aperto;
  • M38, un ammasso aperto;
  • M52, un ammasso aperto;
  • M103, un ammasso aperto.

Note

  1. ^ (EN) Ed Churchwell, Brian L. Babler e Marilyn R. Meade, The Spitzer /GLIMPSE Surveys: A New View of the Milky Way, in Publications of the Astronomical Society of the Pacific, vol. 121, n. 877, 1º marzo 2009, pp. 213–230, DOI:10.1086/597811. URL consultato il 22 marzo 2016.
  2. ^ (EN) Maggie McKee, Spiral arm of Milky Way looms closer than thought, su New Scientist. URL consultato il 22 marzo 2016.

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Collegamenti esterni

  • (EN) Braccio di Perseo, su newscientist.com. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2008).
  • (EN) Oggetti di Messier nella Via Lattea (SEDS), su seds.org. URL consultato il 7 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2008).
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