Operazione Štorm 333

Operazione Tempesta-333
parte della guerra in Afghanistan
Il Palazzo Tajbeg nel 1987, foto di Michail Evstaf'ev.
Data27 dicembre 1979
LuogoKabul, Afghanistan
EsitoConquista dell'edificio presidenziale e uccisione del presidente afghano Hafizullah Amin
Schieramenti
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica Afghanistan
Comandanti
Bandiera dell'Unione Sovietica Jurij Drozdov
Bandiera dell'Unione Sovietica Grigorij Bojarinov †
Bandiera dell'Unione Sovietica Viktor Fëdorovič Karpuchin
Hafizullah Amin †
Effettivi
KGB
  • Gruppo Alpha
  • Vympel

GRU

  • 154ª OSN GRU (Battaglione "Mussulmano")

Truppe aerotrasportate sovietiche

  • 345º Reggimento aerotrasportato
Guardia presidenziale
Perdite
Ufficialmente uccisi :[1][2]
5 operatori KGB
6 del Battaglione "Mussulmano"
9 paracadutisti
Ufficialmente feriti:
32 operatori KGB

Vasilij Mitrochin calcola oltre 100 (questo dato potrebbe includere anche i feriti)
Hafizullah Amin, suo figlio e 200 Guardie dell'Esercito Nazionale/Guardie presidenziali uccise
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Manuale

Operazione Štorm 333 (Шторм-333, Tempesta-333) fu il nome in codice di un'operazione originariamente prevista per la data del 14 dicembre 1979 ma posticipata al 27 dicembre, nella quale le forze speciali sovietiche presero d'assalto il Palazzo Tajbeg in Afghanistan e catturarono il presidente afgano Hafizullah Amin. Un numero imprecisato di guardie del palazzo furono uccise mentre 150 furono catturate.[3] Il figlio undicenne morì in conseguenza delle ferite da schegge.[4] I sovietici insediarono Babrak Karmal come successore di Amin.

Molti altri edifici governativi furono occupati durante l'operazione, inclusi l'edificio del ministero dell'interno, il palazzo della sicurezza interna (KHAD) e il palazzo dello stato maggiore (Palazzo Darul Aman). I veterani del Gruppo Alpha considerano questa operazione come una delle più riuscite nella storia del gruppo.

Forze sovietiche

Presero parte nell'operazione 24 uomini del Гром (Grom – "Tempesta") unità del Gruppo Alpha e 30 operatori di uno speciale gruppo del KGB Зенит (Zenit – "Zenith"), successivamente noto come Vympel. Vi furono, inoltre, 87 soldati di una compagnia del 345ª Guardie Reggimento aerotrasportato.[5] 520 uomini del 154º Battaglione Specnaz del Ministero della Difesa dell'URSS conosciuto come "Battaglione Mussulmano" in quanto esso consisteva, esclusivamente, di soldati provenienti dalle repubbliche meridionali dell'URSS. Questo battaglione fucilieri motorizzato si era formato in Unione Sovietica, precedentemente al 1979 su specifica richiesta del Presidente afgano, per proteggere la propria residenza in quanto non poteva contare sulle truppe afgane. Queste truppe di supporto non furono dotate di protezioni balistiche od elmetti, ma uno dei componenti ricorda che un caricatore nascosto nei suoi vestiti lo protesse da un colpo di pistola mitragliatrice.

Note

  1. ^ Peter Tomsen, Wars of Afghanistan, 1st, PublicAffairs, 9 giugno 2011, p. 174, ISBN 978-1-58648-763-8.
  2. ^ Lyakhovskiy, A.A. Декабрь, день27, 1979 Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.. orc.ru. This page refers to Alpha and Vympel by their previous names Grom and Zenith, respectively
  3. ^ Martin McCauley, Russia, America and the Cold War: 1949–1991, Revised 2nd, Harlow, UK, Pearson Education, 2008.
  4. ^ How Soviet troops stormed Kabul palace, su news.bbc.co.uk, BBC, 27 dicembre 2009. URL consultato il 1º luglio 2013.
  5. ^ (RU) Article on Storm-333 at VPK-news.ru Archiviato il 27 novembre 2020 in Internet Archive.

Bibliografia

  • Rodric Braithwaite, Afgantsy: The Russians in Afghanistan 1979–89, Profile Books, 2011, ISBN 978-1-84668-062-5.
  • Vasiliy Mitrokhin, The KGB in Afghanistan (PDF), su wilsoncenter.org, Woodrow Wilson International Center for Scholars, luglio 2002. URL consultato il 16 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2014).
  • Aleksandr Lyakhovskiy, Inside the Soviet Invasion of Afghanistan and the Seizure of Kabul, December 1979 (PDF), su wilsoncenter.org, Woodrow Wilson International Center for Scholars, gennaio 2007. URL consultato il 25 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2007).
  • Lester Grau, The Takedown of Kabul: An Effective Coup de Main, su globalsecurity.org. URL consultato il 25 settembre 2007.
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