Lucano da Imola
Lucano da Imola, o Sagio che sta per Gaggio località nell'Appennino imolese (Gaggio di Fontanelice, 1495 circa – Imola, 1566), è stato un pittore italiano.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/79/Pala_Altare_Madonna_di_Salzana.jpg/220px-Pala_Altare_Madonna_di_Salzana.jpg)
Biografia
Lucano da Imola (o de Sagio, poi Gaggio), fu figlio di Giovanni Battista, detto Zotto anche lui pittore e castellano di Monte Battaglia negli ultimi anni del XV secolo per nomina di Caterina Sforza[1]. La famiglia era chiamata degli Zotti, diventando poi Nobili dopo che i membri vennero nominati dal consiglio comunale di Imola Nobili di Gaggio il 22 giugno 1520.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e9/Lucano_da_Imola_-_chiesa_di_San_Michele_al_Pozzo_Bianco.jpg/220px-Lucano_da_Imola_-_chiesa_di_San_Michele_al_Pozzo_Bianco.jpg)
Lucano prese però il nome dal suo luogo di nascita, la parrocchia di Gaggio, borgo sito nella valle del Santerno (frazione di Fontanelice), anche se si autodefinì Bergomi Habitator. Giunse a Bergamo intorno al 1529, forse accompagnato dal fratello Silvio, che in quell'anno fu presente a Lovere come procuratore del vescovo di Parma. A Bergamo Lucano si era sposato in seconde nozze, con Caterina Carrara che tuttavia non risulterebbe essere la madre di Michele e Raffaele, figli di Lucano, il primo dei quali compare in molti documenti bergamaschi anche dopo la morte del padre.
Iniziò a dipingere a Imola nella bottega di pittura del padre, ma i suoi più grandi lavori gli furono commissionati a Bergamo e nella provincia, dalle congregazioni ecclesiastiche[2] e da famiglie nobili bergamasche[3]. La documentazione rimasta del pagamento dei disegni commissionatigli per il coro della basilica di Santa Maria Maggiore di Bergamo[4][5] testimonia la sua presenza nella bergamasca nel 1532, dove sono ancora conservati i suoi disegni[6].
Anche se poco si conosce della vita di questo pittore, si sa che visse con la famiglia e lavorò per decenni nella bergamasca[7]: numerosi sono infatti gli affreschi, anche se ora non tutti in buono stato di conservazione.
Fece ritorno a Imola nel 1565, dove morì nel 1566.
Opere
- Pala di san Benedetto (1528-29?) nella chiesa di San Benedetto a Bergamo;
- Coro ligneo di Santa Maria Maggiore (1530-54) a Bergamo;
- Affreschi di Casa Grumelli (1533) a Bergamo;
- Assunzione della Vergine nel Santuario di Salzana a Pizzino di Taleggio (BG) (1534);
- Affreschi di Villa Guarneri Gorlago (1541);
- Adorazione dei Magi al santuario di Sombreno frazione di Paladina (BG) (1548);
- Pala di San Bartolomeo (1540) a Bergamo;
- Affreschi nella chiesa di San Michele al Pozzo Bianco a Bergamo (1550)[8];
- Affreschi nel santuario della Beata Vergine dei Campi (1555) a Zanica (BG)[9];
- Affreschi nel santuario della Madonna dell'Olmo a Verdellino (BG) (1562 …);
- Crocifisso nel Duomo di Imola;
- Affresco dell'Assunzione nella chiesa di Cazzano Sant'Andrea (BG);
- Affreschi nel palazzo Alessandri a Bergamo con scene dall'Orlando furioso di Ludovico Ariosto;
- Affresco, la Speranza da Villa Guarneri a Gorlago (1541), già staccato nei primi del Novecento e trasferito all'Ermitaggio di Pallanza[10] (VB) da W. Kaupe. Dal 1927 , fino al ritrovamento compiuto nel 2015 da parte di Victor Rafael Veronesi , era dato per disperso. Forse si troverebbe a Imola, presso la pinacoteca comunale.
Note
- ^ Prantoni, p. 18.
- ^ Lombardia, su books.google.it, Touring editore. URL consultato il 19 aprile 2016.
- ^ Emilio Prantoni, Lucano da Imola: pittore, detto "Gaggio" Bergamo Habitator, Bacchilega, 2011.
- ^ Marco Bombardieri, I cicli pittorici profani nella Bergamo del cinquecento, su academia.edu. URL consultato il 19 aprile 2016.
- ^ Francesca Cortesi Bosco, Il coro intarsiato di Lotto e Capoferri, edizioni Amilcare Pizzi, 1987, ISBN 88-366-0212-6.
- ^ Animale Fantastico, su lombardiabeniculturali.it, Lombardia beni culturali. URL consultato il 19 aprile 2016.«ma risulta che anche il pittore Lucano da Imola fornì nove disegni per i braccioli (1532)»
- ^ Mariangela Carlessi, Olera guida, su olera.it. URL consultato il 19 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2020).
- ^ Bergamo scrigno prezioso d'arte, su svirgolettate.blogspot.it, Svirgolette.«sulla parete sinistra della cappella centrale sono siti tre affreschi di Lucano da Imola, con le Storie di san Michele Arcangelo»
- ^ Pubblicazione pag. 37 (PDF) [collegamento interrotto], su comune.zanica.bg.it, Comune di Zanica. URL consultato il 19 aprile 2016.
- ^ Vincenzo Guercio, Quei capolavori ritrovati a Milano su una bancarella, in Eco di Bergamo, 2 gennaio 2016, p. 45.
Bibliografia
- Emilio Prantoni, Lucano da Imola. Pittore, detto «Gaggio» Bergomi Habitator (sec. XV-XVI), Bacchilega, 2012, ISBN 978-88-96328-66-8.
Voci correlate
- Monastero di San Benedetto (Bergamo)
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