Guido Biondi

Guido Biondi
Biondi al Catania nel 1973
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Calcio
RuoloCentrocampista, Attaccante
Termine carriera1986
Carriera
Giovanili
1968-1969  Catania
Squadre di club1
1969-1972  Catania26 (1)
1972-1973  Rovereto37 (2)
1973-1976  Catania76 (5)
1976-1977  Lecce29 (3)
1977-1978  Perugia17 (0)
1978-1980  Lecce36 (4)
1980-1981  Rimini25 (1)
1981-1983  Campobasso57 (16)
1983-1984  Cagliari26 (4)
1984-1985  Taranto28 (3)
1986-1987  Civitanovese13 (1)
Nazionale
1971Bandiera dell'Italia Italia U-211 (0)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 
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Guido Biondi (Lanciano, 18 luglio 1952 – Lanciano, 27 febbraio 1999) è stato un calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Biografia

Scomparso a 46 anni a seguito di un tumore,[1] a lui è dedicato lo stadio comunale di Lanciano, sua città natale, e un settore dello Stadio Nuovo Romagnoli di Campobasso. È sepolto presso il cimitero di Castel Frentano.

Caratteristiche tecniche

Per la sua abilità nei calci di punizione, durante la militanza nel Campobasso (dove fu tra gli artefici dello storico approdo dei rossoblù in Serie B) fu soprannominato "il Platini del Molise"[2], mentre a Catania venne soprannominato "il Rivera del sud"[3] e persino "il Pelé bianco".

Carriera

Club

Ad inizio carriera militò nel Catania, esordendo diciottenne in Serie A nella stagione 1970-1971 nella partita del 14 febbraio 1971 Fiorentina-Catania (1-1). Terminò la stagione con 12 gare disputate e con una rete segnata in occasione della sconfitta interna contro la Sampdoria del 28 febbraio 1971.[4]

Biondi (accosciato, secondo da sinistra) al Perugia nel 1977-1978

Per il resto della sua carriera giocò soprattutto in Serie B, con Catania e Lecce prima e, dopo una nuova stagione in massima serie con il Perugia allenato da Ilario Castagner, con Rimini, Campobasso, Cagliari e Taranto. Guido non gioca nella stagione 1985-86. Il suo cartellino è ancora del Taranto, si allena Lanciano in attesa che qualcosa accada. Terminò la sua carriera nel 1986 con la Civitanovese, in Serie C2 girone C, a 33 anni con appena 13 partite giocate ed un gol, a causa della rottura del malleolo in seguito ad un brutto fallo preso in campo[5].

In carriera ha totalizzato complessivamente 29 presenze e una rete in Serie A, 247 presenze e 24 reti in Serie B e 96 presenze con 15 gol in serie C.

Nazionale

Al suo attivo anche una presenza nella Nazionale Under-21. Guido Biondi giocò la partita di qualificazione ai Giochi Olimpici del 1972 tra Germania Est ed Italia il 1 maggio 1971. La partita terminò 4 a 0 per la Germania Est che, però, aveva schierato praticamente la nazionale maggiore. Qualche giorno prima nella partita amichevole giocata contro il Varese allievi, Biondi si era messo in grande evidenza: segna un gol di prepotenza e si guadagna il posto da titolare ("Biondi spopola in azzurro"[6]).[5]

Palmarès

Club

Competizioni nazionali

Catania: 1974-1975 (girone C)

Competizioni internazionali

Perugia: 1978

Note

  1. ^ Addio a Guido Biondi, fu una colonna del Catania anni 70, in La Gazzetta dello Sport, 28 febbraio 1999.
  2. ^ Guido Biondi, il trequartista che dava del tu al pallone come pochi, definito il Platini del Campobasso, su corrieresport.it.
  3. ^ Guido Biondi: un piccolo lancianese tra i grandi del calcio italiano, su chiaroquotidiano.it.
  4. ^ (EN) Maurizio Mariani, Italy Championship 1970/71, su rsssf.com, Rec.Sport.Soccer Statistics Foundation, 1º giugno 2005.
  5. ^ a b Luciano Biondi, Guido Biondi, l'unico lancianese in serie A.
  6. ^ Biondi spopola in azzurro, in Espresso Sport, 29 aprile 1971.

Collegamenti esterni

  • (DEENIT) Guido Biondi, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
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