Domenico Zappettini
Domenico Zappettini (Bergamo, 8 agosto 1880 – Bergamo, 17 dicembre 1918) è stato un pittore e decoratore italiano.
Biografia
Domenico Bortolo Zappettini, è stato un pittore e decoratore che ha studiato presso la Scuola d'ornato dell'Accademia Carrara di Bergamo nel 1894-1896 abbandonando le lezioni per collaborare con il fratello maggiore Giovanni. Completò gli studi di decorazione presso la Scuola industriale con Giuseppe Rota nel 1896-1897. Insieme a Giovanni ha creato e ha diretto la bottega di pittura F.lli Zappettini ubicata nella centrale via San Bernardino e specializzata nella decorazione di edifici religiosi, oltre a eseguire ritratti e dipinti celebrativi. Ha realizzato dei dipinti improntati a uno stile realistico e colorati vivacemente, avvalendosi anche di tecniche fotografiche a supporto dell'opera pittorica. Eseguì i grandi affreschi della volta e le decorazioni dei Teatrp Rubini[1] e dal Teatro dell'Oratorio dell'Immacolata[2] di Bergamo insieme al pittore Francesco Domenighini.[3] Nello stesso complesso edilizio, realizzò le stazioni della Via Crucis e le numerose decorazioni murali della chiesa dell'Immacolata insieme all'indoratore Viscardi nel 1905-1913[4], gli affreschi della cupola e delle arcate della chiesa di San Giorgio di Boltiere (1909),[5] gli affreschi dell'aula della Chiesa di Santa Maria Annunziata nella frazione Bagnella di Serina (1915)[6] e della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù e di San Giovanni Battista di Predore (1914-1916)[7], alcune decorazioni delle chiese delle Ghiaie di Bonate e di San Bernardino a Bergamo (1914).[8] Con il fratello Giovanni ideò l'apparato scenografico e dipinse il grande quadro e gli stendardi che addobbavano la volta e le cappelle laterali della Basilica di Sant'Alessandro in Colonna di Bergamo in occasione della celebrazione solenne del santo patrono nel 1905.[9] Partecipò come soldato alla Prima guerra mondiale raggiungendo il grado di caporal maggiore. Inviò dal fronte dei bozzetti a matita, delle acqueforti, dei ritratti, degli sfondi panoramici e delle scene di trincea esposti nella città natale e a Vicenza (tra cui due ritratti di Cesare Battisti). Morì per il contagio dell'influenza spagnola nel 1918, pochi giorni dopo essere tornato a casa per un congedo temporaneo.[10] Riposa nel Mausoleo Sacrario dei Caduti del Cimitero monumentale di Bergamo.
Bibliografia
- Pietro Mosca. Arte e costume a Bergamo: Ottocento-Novecento. Grafica e Arte, 2 volumi, 1990.
- Cinzia Solza. Domenico Zappettini. In: I pittori bergamaschi dell’Ottocento. Edizioni Bolis, 1993. Vol. III, P. 441-442
Note
- ^ Inaugurato il 16 novembre 1907, rinnovato nel 1954 e nel 1974 e infine sostituito dal Centro Congressi Giovanni XXIII
- ^ Giuseppe Greppi, commerciante e filantropo bergamasco, finanziò la creazione di questa e di altre opere a favore dei giovani realizzate dal beato Luigi Maria Palazzolo nel vasto complesso dell'Oratorio dell'Immacolata.
- ^ Notevole la freschezza compositiva e la vivacità cromatica del grande tondo Il trionfo delle arti che adorna la volta del Teatro dell'Immacolata.
- ^ Mario Lumina. Bergamo nelle chiese di un borgo. Edizioni Greppi, 1977
- ^ In collaborazione con i pittori Abramo Spinelli e Guglielmo Guglielmini Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Bergamo, su beniculturali.diocesi.bergamo.it.
- ^ Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Bergamo, su beniculturali.diocesi.bergamo.it.
- ^ Insieme ad Amleto Bocchi Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Bergamo, su beniculturali.diocesi.bergamo.it.
- ^ Cinzia Solza. Domenico Zappettini. In: I pittori bergamaschi dell’Ottocento. Edizioni Bolis, 1993. Vol. III, P. 441-442
- ^ Mario Lumina. S. Alessandro in Colonna. Ed. S. Alessandro in Colonna, 1993
- ^ Museo Storico Italiano della Guerra, n. 27 (PDF), su museodellaguerra.it, 2019.
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