Davide Cassani (Faenza, 1º gennaio 1961) è un dirigente sportivo, ex ciclista su strada e commentatore televisivo italiano. Professionista dal 1982 al 1996, vinse due tappe al Giro d'Italia. Dal gennaio del 2014 al settembre del 2021 è stato il commissario tecnico della nazionale italiana maschile élite di ciclismo su strada.[1]
Indice
1Biografia
2Carriera
2.1Ciclista
2.2Commissario tecnico della nazionale ciclismo
3Palmarès
3.1Altri successi
4Piazzamenti
4.1Grandi Giri
4.2Classiche monumento
4.3Competizioni mondiali
5Libri
6Onorificenze
7Note
8Altri progetti
9Collegamenti esterni
Biografia
Cugino di secondo grado di Roberto Conti che, come lui, è stato un ciclista professionista, Cassani è cresciuto a Solarolo, iniziando a gareggiare da bambino.
Ritiratosi dall'attività agonistica nel 1996, nell'aprile dello stesso anno l'allora direttore di Rai SportMarino Bartoletti gli affida il ruolo di commentatore televisivo delle gare ciclistiche al fianco dapprima di Adriano De Zan, poi di Auro Bulbarelli, e dal 2010 di Francesco Pancani, fino alla nomina a C.T. della nazionale e di nuovo dal Giro d'Italia 2024. Le ricognizioni in bicicletta per tutte le tappe del Giro d'Italia o quelle clou di montagna lo hanno visto per anni protagonista.
Proprio in virtù del successo di queste ultime, nel 2007 Cassani è stato protagonista insieme all'ex ciclista professionista Massimo Boglia di una pubblicazione editoriale, completa di DVD e fascicoli, intitolata Le Grandi Salite del Ciclismo, nella quale i due ciclisti percorrono le salite più famose affrontate durante il Giro d'Italia e il Tour de France. È autore inoltre dell'Almanacco del Ciclismo pubblicato annualmente e coautore di un libro biografico su Marco Pantani in collaborazione con Ivan Zazzaroni e Pier Bergonzi dal titolo Pantani. Un eroe tragico.
Durante il commento di una tappa del Tour de France 2007 Cassani, elogiando Michael Rasmussen, racconta di averlo incontrato in Trentino mentre si allenava. Questo fatto costerà al danese (che aveva mentito dicendo di essere stato in Messico in quel periodo, per sfuggire ai controlli antidoping) prima l'esclusione dalla sua nazionale e poi - su pressione della Rabobank - l'esclusione dal Tour, che si apprestava a vincere.[2] Durante il Giro d'Italia 2010 Cassani si fa portavoce di un nuovo scandalo che invade il ciclismo, quello delle biciclette elettriche, delle quali si ventilava l'uso nell'ambiente professionistico, testimoniandone l'esistenza e l'efficacia[3].
Specialista nelle fughe da lontano e considerato uno dei migliori gregari nei primi anni novanta, ha ottenuto i suoi migliori risultati nelle corse in linea di un giorno. Può vantare al suo attivo 27 vittorie, più di 800 000 chilometri nelle gambe, oltre 1500 corse tra cui 12 Giri d'Italia, nove Tour de France (dove ha indossato la maglia a pois) e nove partecipazioni ai campionati del mondo.
Il 28 gennaio 2014, con la nomina ufficiale da parte del Consiglio Federale della FCI, si insedia come commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo su strada maschile élite, succedendo a Paolo Bettini.[6] Durante il suo mandato la nazionale conquista due mondiali a cronometro (entrambi vinti da Filippo Ganna nel 2020 e nel 2021) e quattro europei in linea (Matteo Trentin nel 2018, Elia Viviani nel 2019, Giacomo Nizzolo nel 2020, Sonny Colbrelli nel 2021). Sfiora il titolo iridato della prova in linea nel 2019, con l'argento di Matteo Trentin, battuto nella volata a tre all'arrivo dal danese Mads Pedersen. Il 30 settembre del 2021, scaduto il contratto come CT, la Federazione offre a Cassani la presidenza della Ciclista Servizi, che verrà da lui rifiutata.[1]
«Insignito in base all'art. 15 del regolamento (brevetto n. 59)» — 2016
Note
^abCiclismo, Davide Cassani-Italia: è finita! L'ex ct lascia la Federazione e rifiuta la proposta di Ciclistisca Servizi, in Eurosport, 11 ottobre 2021. URL consultato il 12 ottobre 2021.
^ Pier Augusto Stagi, Tour: Rasmussen, cacciato e licenziato per una bugia, in Il Giornale, 27 luglio 2007. URL consultato il 17 maggio 2021.
^Bici elettriche, lo Scandalo, su tuttobiciweb.it. URL consultato il 4 gennaio 2015.
^Davide Cassani: “Ciclismo? Gioie e drammi si bilanciano e non c’è mai nulla di scontato”, su giocopulito.it. URL consultato il 16 maggio 2021.
^Davide Cassani, il luogotenente perfetto diventato commissario tecnico della nazionale, su sport660.wordpress.com. URL consultato il 17 maggio 2021.
^CONSIGLIO FEDERALE: Le decisioni prese nella prima riunione del 2014, in Federazione Ciclistica Italiana, 5 gennaio 2014. URL consultato il 28 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2014).
Altri progetti
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Collegamenti esterni
Sito ufficiale, su davidecassani.it.
(EN) Davide Cassani, su procyclingstats.com.
Davide Cassani, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
Davide Cassani, su cyclebase.nl, CycleBase.
(FR) Davide Cassani, su memoire-du-cyclisme.eu.
(EN, ES, IT, FR, NL) Davide Cassani, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc.