Annibale Gagini

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Annibale Gagini (Palermo, ... – Palermo, 26 gennaio 1607) è stato un orafo e scultore italiano.

Biografia

Annibale Gagini altrimenti noto come Nibilio o Nubilio, figlio di Giacomo Gagini, appartiene alla quarta generazione della corrente lombardo-ticinese dei Gagini o Gaggini in Sicilia. Anch'egli scultore, seguendo la tradizione familiare per la statuaria e la scultura, coniuga le capacità di cesello applicandole all'oreficeria e all'argenteria, determinando un'attività rappresentata da numerose opere tardogotiche autografe, spaziando per lo stile Rinascimentale fino alle nuove esperienze con tendenze manieristiche.

Il giovane Nibilio, attivo dal 1564 al 1607, si forma nella bottega di Pietro Ciaula, orefice palermitano, del quale sposa la figlia Giovannella. È padre di Franceschella Gagini, Giuseppe Gagini suo futuro stretto collaboratore e Giacomo Gagini junior futuro prete. Le figlie Geronima e Cecilia lasciate nubili. Francesca e Laura sposate ai maestri argentieri palermitani Francesco Verdino e Niccolò Naclelio.

I capolavori d'oreficeria sparsi per la Sicilia e già scarsamente documentati subirono la spoliazione operata da Ferdinando I delle Due Sicilie per risanare le disastrate casse del Regno. Tra essi numerose opere di Annibale Gagini.

È sepolto nella Cappella della Compagnia della Carità, detta di Sant'Ivone, nella Chiesa di San Giacomo la Marina o Chiesa Santa Maria la Nova di Palermo.

Opere

Caltanissetta e provincia

Catania e provincia

  • 1603, "Arca di San Giacomo", manufatto argenteo eseguito in collaborazione col figlio Giuseppe Gagini, opera conservata nella basilica di San Giacomo di Caltagirone.[1]

Enna e provincia

Messina e provincia

  • 1600, "Custodia", manufatto argenteo per il Santissimo Sacramento, opera commissionata dalla comunità amastratina, Mistretta.
  • 1601 - 1604, "Ostensorio", manufatto argenteo commissionato per la cattedrale di Santa Lucia di Mistretta.[2]

Palermo e provincia

Trapani e provincia

Siracusa e provincia

  • 1600 (?), "Cassa argentea", manufatto argenteo costituente il basamento su cui poggia il simulacro argenteo di Santa Lucia decorato con bassorilievi che rappresentano le scene di vita della martire. Opera custodita nella Cappella di Santa Lucia della cattedrale di Santa Lucia di Siracusa.
  • 1599, "Custodia argentea.

Note

  1. ^ a b Gioacchino di Marzo, pp. 647.
  2. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 649.
  3. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 645 e 646.
  4. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 660.
  5. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 641.
  6. ^ a b Gioacchino di Marzo, pp. 644.
  7. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 630 e 631.
  8. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 642 e 643.
  9. ^ Gioacchino di Marzo, pp. 642.

Bibliografia

  • Gioacchino di Marzo, "Delle belle arti in Sicilia dai Normanni alla fine del sec. XVI", Palermo, 1858 - 1862.
  • Gioacchino di Marzo, "Memorie storiche di Antonello Gagini e dei suoi figli e nipoti, scultori siciliani del secolo XVI", Palermo, 1858.
  • Gioacchino di Marzo, "I Gagini e la scultura in Sicilia nei secoli XV e XVI. Memorie storiche e documenti", 2 voll., Palermo, 1880-1883.
  • (IT) "Guida d'Italia" - "Sicilia", Touring Club Italiano.
  • (IT) Gioacchino di Marzo, "I Gagini e la scultura in Sicilia nei secoli XV e XVI; memorie storiche e documenti", Conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana Lazelada di Bereguardo, Volume I e II, Palermo, Stamperia del Giornale di Sicilia.
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